Pranzare o cenare in un ristorante è un’esperienza la cui riuscita dipende anche dalla gentilezza e dalla professionalità con cui si viene accolti e serviti. Raramente si leggono recensioni che non menzionino la cortesia, la professionalità o la velocità dello staff di sala, il che sottolinea l’importanza del servizio per l’esperienza dei clienti. Il cameriere di sala svolge un ruolo fondamentale poiché rappresenta il primo punto di contatto con i clienti e contribuisce a creare l’atmosfera del ristorante. Insomma, è il vero e proprio biglietto da visita di ogni servizio di ristorazione.
Fra gli annunci segnalati da Labor – Agenzia per il lavoro, ne troverai senz’altro molti dedicati alla ricerca di camerieri per diverse realtà lavorative. Ti ricordiamo che per trovare velocemente l’annuncio di lavoro che ti interessa puoi utilizzare i filtri di ricerca per parola chiave (es. Cameriere), per sede (es. Milano) e per area aziendale (es. Ristorazione).
È il lavoro che fa per te?
A seconda delle dimensioni e del prestigio del ristorante, la gestione della sala e la pronta comunicazione con la cucina sono gestite da uno staff più o meno numeroso, che si coordina secondo una gerarchia ben definita. Le principali mansioni di un cameriere di sala prevedono la preparazione e l’allestimento dei tavoli prima dei servizi, la gestione delle prenotazioni, l’accoglienza dei clienti, nonché il continuo coordinamento con la cucina, essenziale per rendere il servizio fluido e scorrevole.
Quello del cameriere è un lavoro dinamico, che richiede prontezza e una certa resistenza alla fatica fisica: ad un cameriere di sala può essere richiesto di stare in piedi per tutta la durata del servizio e, di norma, ha il compito di portare dalla cucina al tavolo e viceversa piatti, bottiglie e portate anche piuttosto pesanti. In verità, si tratta di un lavoro dinamico non solo dal punto di vista fisico. Occorre essere reattivi e veloci, senza però dare nell’occhio assumendo atteggiamenti sbrigativi o troppo affrettati, che potrebbero mettere a disagio il cliente. È importante anche prestare grande attenzione ai dettagli e alle necessità dei commensali: è fondamentale accorgersi se manca qualcosa al tavolo o se un cliente sta cercando di stabilire un contatto visivo per chiedere il conto, così come mostrarsi cortesi e pazienti, senza però risultare invadenti o facendo percepire eccessivamente la propria presenza durante il pasto. In effetti, una delle doti più apprezzate in un cameriere professionista è proprio la capacità di combinare le sue competenze tecniche con quelle relazionali, facendo sentire il cliente seguito, ma non controllato.
Inoltre, per essere un buon cameriere di sala è richiesto un ottimo standing. Ciò significa mantenere un alto livello di cura della propria persona, sia dal punto di vista dell’abbigliamento (spesso viene stabilito un dress code), ma anche nel modo di porsi, di parlare, di ascoltare e di approcciare con i clienti.
Requisiti
Per imparare a fare il cameriere di sala è possibile frequentare l’istituto alberghiero e, successivamente, un corso di specializzazione dedicato ai professionisti del settore per diventare operatore di sala nella ristorazione.
Fra i requisiti, negli annunci di lavoro per cameriere, si legge spesso l’esperienza pregressa in ruoli dello stesso tipo. Il motivo, forse più giustificato in questo caso che in altri, è che per imparare a fare il cameriere si può studiare, ma solo l’esperienza saprà renderti sicuro di te e potrà perfezionarti nel ruolo. Un altro requisito piuttosto importante è la conoscenza delle lingue straniere: la conoscenza dell’inglese e di ogni altra lingua straniera costituisce un importante vantaggio, in particolare se si desidera fare carriera negli ambienti più turistici, come hotel, villaggi turistici, parchi divertimento o navi da crociera.
Orari e periodi di attività intensa
Il lavoro del cameriere è spesso organizzato su turni, di solito in rotazione, che possono finire anche a tarda notte. Poiché sabato e domenica potrebbero essere per il ristorante giorni di regolare servizio, i turni potrebbero essere distribuiti anche su sei giorni, e non su cinque. I periodi di attività più intensa sono notoriamente quelli turistici, durante le feste natalizie e durante le vacanze estive. È ormai noto, infatti, che negli ultimi anni – proprio a ridosso di questi periodi – il settore della ristorazione abbia ricevuto una richiesta di camerieri talmente alta da trovarsi in difficoltà nel reperimento di profili idonei.
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