Gli incentivi alle assunzioni previsti nella Legge di bilancio 2021 sono stati prorogati anche per il 2022 e i massimali sono stati innalzati. Come apprendiamo da INPS, la Commissione europea ha approvato infatti l’erogazione di aiuti temporanei pari a:

 

    290.000 euro per le imprese operanti nella produzione primaria di prodotti agricoli

      345.000 euro per le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura

      2,3 milioni di euro per le imprese operanti in tutti gli altri settori

 

Si tratta di agevolazioni relative all’assunzione di nuovo personale volte a favorire l’occupazione (per capire meglio chi siano le categorie svantaggiate vi rimandiamo a questo nostro articolo), ma in alcuni casi stanziate anche a sostegno dell’economia del nostro paese per l’emergenza Covid-19. Gli sgravi si rivolgono a tutti i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, compresi quelli del settore agricolo. Restano invece escluse le pubbliche amministrazioni e le imprese del settore finanziario. In questo articolo scopriremo nel dettaglio quali incentivi sarà possibile richiedere nei prossimi mesi del 2022.

 

Incentivo all’occupazione giovanile

Fino al 30 giugno 2022 è stata confermata la validità del bonus assunzioni under 36, spettante ai datori di lavoro che assumano a tempo indeterminato profili con età inferiore ai 36 anni. Il bonus, corrispondente a uno sgravio contributivo del 100%, ha una durata di tre anni, per un massimo di 6000 euro l’anno e spetta anche a chi assuma a tempo indeterminato lavoratori di qualsiasi età che provengano da imprese in crisi e per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale. 

Lo stesso sgravio è previsto anche per le Pmi con non oltre nove dipendenti, che assumano nuovo personale con un contratto di apprendistato di primo livello. Anche in questo caso l’esonero contributivo è pari al 100%.

 

Incentivo all’occupazione femminile

Sono stati stanziati aiuti temporanei anche a tutela delle donne: è stato stabilito l’esonero del 100% dai contributi dovuti per l’assunzione di donne a tempo indeterminato, con un limite di importo pari a 6000 euro all’anno. Questa agevolazione è ritenuta valida anche per le assunzioni di donne che lavorano in un settore caratterizzato da una accentuata disparità occupazionale di genere. A tal proposito, rendiamo disponibile a questo link il decreto ministeriale che individua i settori professionali caratterizzati dalla maggiore disparità di genere.

Inoltre, come ulteriore incentivo all’occupazione femminile, la Legge di Bilancio 2022 prevede, in via sperimentale, l’esonero contributivo anche per madri lavoratrici dipendenti del settore privato. L’esonero è applicabile per il 50% dei contributi previdenziali a decorrere dal rientro al posto di lavoro dopo il congedo obbligatorio di maternità. Lo sgravio è applicabile per un periodo massimo di un anno.

 

Decontribuzione sud

La decontribuzione sud, invece, è una misura adottata per i datori di lavoro privati che effettuino nuove assunzioni nelle sedi o unità produttive site in regioni economicamente svantaggiate, quali Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna. L’obiettivo, anche in questo caso, è incentivare l’occupazione nelle aree più svantaggiate d’Italia, riducendo le conseguenze negative causate dalla pandemia. Al momento l’incentivo può essere applicato anche per i datori di lavoro che hanno sede legale in una regione diversa da quelle indicate, a condizione, però, che l’attività lavorativa del nuovo assunto si svolga in una delle regioni per cui è previsto lo sgravio. L’esonero concordato ammonta al 30% della contribuzione previdenziale, per ora approvata fino al 30 giugno 2022, con possibilità di rinnovo per i mesi (e forse anni) successivi.

 

Incentivo assunzioni reddito di cittadinanza

I datori di lavoro, imprenditori e non, che assumano a tempo pieno e indeterminato beneficiari del reddito di cittadinanza, hanno diritto ad un esonero contributivo nel limite dell’importo mensile del reddito di cittadinanza del lavoratore, fino ad un massimo di 780 euro al mese. Attraverso questi incentivi da un lato si favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti che rischiano di non trovarne, dall’altro si promuovono le azioni di politica attiva intraprese.

 

Incentivo all’occupazione over 50

Agli sgravi pari al 50% dei contributi previsti dalla legge Fornero, per chi assuma disoccupati over 50, si aggiunge anche quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2021, che prevede un esonero del 100% dei contributi per chi assuma donne over 50 disoccupate da almeno un anno.

 

Per maggiori informazioni riguardo ai singoli incentivi, vi consigliamo di fare riferimento al sito INPS, a cui è possibile inviare anche richiesta di adesione alle singole agevolazioni.