Per aziende e mondo del lavoro in generale il tema della sostenibilità è un argomento molto dibattuto e continuerà ad esserlo per i prossimi anni. Fortunatamente, sempre più aziende stanno iniziando sin da ora ad impegnarsi in investimenti e cambiamenti di processi per raggiungere uno stato di maggiore sostenibilità ed efficienza energetica.
È stata condotta un’indagine (riportata da L’Economia, 23 gennaio 2023, pag. 29) dal Gruppo Innovatech insieme all’Istituto di ricerca Eumetra su un campione di 800 aziende italiane, con l’obiettivo di approfondire il grado attuale di cultura aziendale su temi come sostenibilità, transizione energetica e ambientale, in un periodo storico in cui gli imprenditori stanno affrontando gravi problemi dovuti a inflazione, costo delle materie prime e costo dell’energia. Dallo studio è emerso che il 45% delle aziende ha già sostenuto investimenti in sostenibilità, mentre il 55% ha intenzione di investire maggiormente in futuro. Sempre il 45%, inoltre, pensa che una strategia aziendale sostenibile possa contribuire a creare un’immagine e una reputazione migliore all’azienda.
Di contro, però, ben il 90% delle aziende intervistate ritiene che gli investimenti in sostenibilità siano troppo costosi e che ci sia carenza di competenze sul mercato, che rende difficile mettere in atto una strategia aziendale davvero sostenibile. Come riportato nell’articolo de L’Economia, al momento sono due gli ambiti lavorativi in cui la carenza di competenze rappresenta effettivamente un ostacolo all’implementazione di strategie sostenibili: il digitale e l’energia. Per venire incontro alle aziende, il Pnrr prevede di destinare risorse sostanziali alla scuola e alla formazione d’impresa, in modo che possano formare profili specializzati nel digitale e nell’energy.
Secondo l’indagine, i settori più inclini ad attuare piani di investimento in sostenibilità sono quelli dell’energia, dell’agricoltura, quello alimentare e del tessile: di questi, il 44% è impegnato maggiormente nell’efficientamento energetico, il 23% nelle tecnologie pulite, e il 10% nella formazione.
Gli investimenti in sostenibilità, però, non riguardano solo l’operatività aziendale: il luogo di lavoro sta acquisendo una rilevanza sempre maggiore rispetto al benessere dei lavoratori (fisico, ma anche e soprattutto mentale). Da un po’ di tempo si parla dell’ufficio ideale come di un ambiente biofilico, ovvero un luogo pensato per integrare al meglio l’uomo e la natura, permettendo a chi lo frequenta di sentirsi più ispirato e rilassato nel lavoro, ma di poter vivere in ufficio anche momenti di condivisione in spazi che lo rendono possibile. Secondo alcune teorie di ecologia sociale, infatti, l’uomo avrebbe una particolare affinità emotiva per la natura, e sarebbe naturalmente attratto da tutto ciò che è vivo. Assecondare questa naturale tendenza dell’uomo progettando ambienti di lavoro che gli consentano di interagire con la natura aumenterebbe quindi il suo benessere psico-fisico.
Secondo una ricerca condotta da Nomisma ed Europa Risorse e riportata da Italia Oggi (23 gennaio 2023, pag. 43) volta ad indagare il rapporto dei lavoratori con il proprio luogo di lavoro e le loro aspettative sull’“ufficio del futuro”, quasi tutti i lavoratori intervistati (95%) ritengono fondamentale la progettazione di uffici biofilici che favoriscano l’integrazione dell’uomo con l’ambiente. L’82% del campione pensa che un ufficio biofilico potrebbe migliorare molto i risultati prodotti e il 78% pensa che lavorare in un ambiente biofilico contribuirebbe a migliorare il proprio benessere psicologico. L’86% dei lavoratori dichiara di desiderare un ufficio in cui aumentare l’ossigeno e purificare l’aria, l’85% vorrebbe ambienti confortevoli, il 76% vorrebbe lavorare in un luogo che migliori la reputation aziendale e il 74% favorirebbe la presenza in ufficio grazie a maggiore luminosità e connessione con la natura.
Dalla ricerca, che ha intervistato 10 responsabili HR e 500 dipendenti nel milanese, è emersa infine la necessità di un maggior numero e varietà di soluzioni per lavorare in team: sale riunioni, sale per conferenze, spazi dedicati a partecipare a call singole o di gruppo, aree relax e aree fitness.
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