È confermato anche per il 2022 il finanziamento per il Fondo Nuove Competenze, cofinanziato dal Fondo sociale europeo e introdotto per la prima volta nel 2020, per contrastare gli effetti economici della pandemia da Covid-19. Questa misura può dimostrarsi molto utile per le aziende che riscontrano difficoltà e che per la propria ripresa ritengono utile rivedere la propria organizzazione, reinventarsi o, almeno, aggiornare le competenze del proprio personale in un’ottica di maggiore produttività.
Che cos’è
Il Fondo Nuove Competenze sostiene economicamente l’imprenditore nella formazione dei propri dipendenti, riconoscendo contributi finanziari, favorendo percorsi di ricollocazione e accordi di rimodulazione dell’orario di lavoro funzionali alla partecipazione da parte dei dipendenti a percorsi di sviluppo delle competenze.
In pratica, le ore di stipendio del personale in formazione sono a carico del Fondo.
A chi si rivolge
Il contributo è rivolto a tutti i datori di lavoro privati. È possibile richiedere accordi di rimodulazione dell’orario di lavoro per i dipendenti, anche in somministrazione, occupati nelle imprese ammesse a beneficiare del Fondo Nuove Competenze. L’orario di lavoro di tali dipendenti è ridotto, a fronte della partecipazione ai programmi di formazione. Si segnala che il limite massimo di ore destinate alla formazione è di 250 ore per ogni lavoratore.
Come funziona
Gli accordi di rimodulazione dell’orario di lavoro, perché siano validi, devono individuare le esigenze del datore di lavoro in termini di nuove competenze dei lavoratori. Ad esempio, le nuove esigenze potrebbero riguardare l’introduzione di innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo, di prodotto o di servizio dell’azienda. La formazione serve a qualificare o riqualificare il lavoratore relativamente a queste esigenze, ma potrebbe prevedere anche lo sviluppo di competenze finalizzate a incrementare l’occupabilità del lavoratore, anche al fine di promuovere processi di ricollocazione in altre realtà lavorative.
Le ore di lavoro destinate alla frequenza dei percorsi di formazione vengono rimborsate dal Fondo, compresi i contributi previdenziali e assistenziali.
Chi si occupa dei programmi di formazione
I soggetti erogatori dei programmi di formazione possono essere tutti gli enti accreditati a livello nazionale e regionale, anche privati, che svolgono attività di formazione:
- Università statali e private legalmente riconosciute (in questo caso le attività sono riconoscibili come CFU per ulteriori percorsi di formazione universitaria)
- Istituti di istruzione secondaria di secondo grado
- Centri per l‘Istruzione per Adulti (CPIA)
- Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.)
- Centri di ricerca accreditati dal Ministero dell’Istruzione
Se l’accordo lo prevede, può occuparsi della formazione l’azienda stessa, dimostrando di possedere requisiti tecnici, fisici e professionali di capacità formativa adeguati allo svolgimento del progetto.
Come richiederlo
La richiesta di accesso al Fondo Nuove Competenze, che può essere sottoscritta in digitale, deve essere presentata sul sito di ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) a questo link.
Prima di fare istanza di richiesta, è necessario: strutturare un piano formativo (che può essere fatto in collaborazione con l’ente accreditato a svolgere poi la formazione), sottoscrivere un accordo sindacale e individuare i lavoratori da coinvolgere.
Per ulteriori informazioni sul Fondo Nuove Competenze, vi invitiamo a visitare la pagina delle FAQ sul sito di ANPAL.
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